L’attuazione del programma di erogazione creditizia in corso a favore delle piccole e medie imprese si sta svolgendo in modo rapido ed efficiente. La gestione dell’iter attraverso le banche funziona molto bene, tanto che al 2 aprile scorso risultavano stipulati in Svizzera 76’034 accordi di credito per un volume complessivo di 14,3 miliardi di franchi. La recente decisione del Consiglio federale di raddoppiare da 20 a 40 miliardi di franchi il credito per la concessione di fideiussioni a garanzia dei prestiti emessi dalle banche risulta quindi più che comprensibile.

L’Associazione Bancaria Ticinese, da parte sua, rileva settimanalmente il numero e il volume dei crediti aziendali direttamente presso le banche in Ticino. Da un secondo aggiornamento appena effettuato emerge che i crediti COVID-19 concessi sono oltre 6’000 per un totale di circa 800 milioni di franchi.

Specifico che si tratta di una rilevazione significativa ma non completa, in quanto alcune pratiche risultano ancora inevase a seguito di omissioni rilevate nei formulari di richiesta mentre altre richieste, soprattutto quelle oltre il mezzo milione di franchi e coperte solo parzialmente dalla garanzia della Confederazione, sono in via di analisi bancaria. Inoltre, non tutte le banche con attività su suolo nazionale forniscono dati regionali.

Si tratta comunque di numeri e di volumi importanti e in forte crescita che stanno dando un colpo di mano decisivo a quelle aziende, tantissime di piccola dimensione, che stanno combattendo contro le conseguenze del virus, tra cui in particolare la mancanza di liquidità per pagare le spese fisse di gestione.

Grazie quindi alla pronta collaborazione tra Governo e banche, le imprese stanno ricevendo rapidamente e senza lungaggini burocratiche un sostegno importante sotto forma di crediti. Come noto, i prestiti a tasso 0% per 5 anni fino a 0,5 milioni di franchi sono completamente garantiti dalla Confederazione mentre gli importi di entità superiore (tasso 0.5%) sono garantiti all’85% dalla Confederazione e subordinati a una breve analisi bancaria.

Oltre alle misure menzionate, numerose banche stanno aumentando la flessibilità nel pagamento degli ammortamenti o degli interessi alle imprese maggiormente in difficoltà.

Al fine di evitare situazioni di abuso, il Consiglio federale ha anche deciso di varare ulteriori misure preventive di contrasto alle frodi. I provvedimenti concreti e i relativi approcci da adottare devono essere ancora esaminati in dettaglio ed eventualmente integrati. Mi pare però corretto che l’Ufficio centrale delle organizzazioni di fideiussione verifichi per tutti gli accordi di credito il rispetto di requisiti elementari e l’eventuale esistenza di richieste multiple di crediti. Anche il controllo sistematico dei crediti attraverso l’incrocio dei dati IVA e di ulteriori elementi mi sembra rilevante e opportuno.

La mia impressione in generale è che il mondo bancario stia recependo con molta attenzione e stia applicando con molta diligenza tutte le direttive legate al COVID-19, in particolare garantendo i servizi principali e tutelando la salute dei propri dipendenti. D’altra parte è riconosciuto il ruolo fondamentale delle banche per le imprese e per le famiglie. E’ importante che i flussi di liquidità siano garantiti da un sistema bancario efficiente: stipendi, pagamenti, carte di credito, prestiti, investimenti ecc. devono funzionare anche in momenti difficili come questi per evitare un collasso dell’intero sistema.

Negli ultimi anni le banche hanno accumulato ingenti riserve di capitale e di liquidità e sono quindi preparate anche per fronteggiare fasi di difficoltà dell’economia.