Comunicato stampa ABT – 19.08.2020
Il termine per l’inoltro delle richieste di credito COVID-19, secondo il programma varato in marzo da Confederazione e banche, è scaduto lo scorso 31 luglio. Secondo i dati raccolti dall’Associazione Bancaria Ticinese, incrociati con quelli forniti dalla Cooperativa di fidejussione CF EST-SUD, i crediti COVID-19 concessi dalle banche in Ticino sono attualmente 12’110 per un totale di 1.3 miliardi di franchi.
Dopo la forte crescita registrata tra marzo e aprile, la richiesta di finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese si è stabilizzata.
Nel dettaglio i crediti fino a 500’000 franchi, garantiti al 100% dalla Confederazione, sono 11’990 per un totale di 1’068.2 milioni, con un limite medio di circa 89’000 franchi per impresa. Quelli superiori a 500’000 franchi sono 120 per un totale di 273.5 milioni, con un limite medio di circa 2.3 milioni di franchi per impresa.
I dati aggiornati a livello svizzero, pubblicati dalla SECO, parlano di circa 136’00 crediti per un totale di 16.8 miliardi di franchi. Tenuto conto della quota sul PIL nazionale, il Ticino rimane il Cantone con la più alta percentuale di crediti concessi in Svizzera (8.4%).
I settori che hanno ricorso maggiormente ai crediti COVID-19 sono il commercio, l’edilizia, l’artigianato, il turismo e le attività amministrative.
La stragrande maggioranza delle richieste di credito proviene da imprese con meno di 10 dipendenti e i limiti concessi sono solo parzialmente utilizzati, segno che molti operatori hanno chiesto liquidità per costituire una riserva da utilizzare solo in caso di persistenza della crisi economica.