Sempre più persone, autorità e aziende operano online. La mancanza di un’identificazione sicura e facile è in contrasto con le esigenze odierne. Senza un’identità elettronica verificata e riconosciuta dallo Stato, l’identificazione univoca delle persone su Internet non è possibile. Già oggi è necessario registrarsi ed effettuare il login per molti servizi su Internet. Tuttavia, i mezzi attualmente comuni, come l’indirizzo e-mail e la password o l’account utente di una piattaforma online, non sono abbastanza affidabili per tutte le parti coinvolte, non sono abbastanza sicuri e spesso anche poco pratici per gli utenti.

La legge sull’eID, in votazione il prossimo 7 marzo, è una soluzione solida e pragmatica che arriva alla fine di 15 anni di dibattito politico. Ma è anche l’ultima opportunità di mantenere la possibilità di una soluzione di login controllata dallo Stato in Svizzera.

Secondo il mio parere, al di là di tanti argomenti validi che spingono verso questa soluzione proposta dal Consiglio federale e approvata dalla maggioranza del Parlamento nel 2019, una delle domande più importanti che ci dobbiamo porre è se vogliamo decidere noi stessi in futuro su un’eID svizzera o vogliamo lasciare il campo dell’identificazione su Internet ad Amazon, Google, Facebook o Apple. Più a lungo non avremo un’eID in Svizzera, più saremo dipendenti da soluzioni dettate dalle multinazionali estere.

Quando si tratta di identità elettronica, abbiamo bisogno di una soluzione svizzera. La nuova Legge federale crea regole chiare per la protezione dei dati e la trasparenza. I fornitori sono organizzazioni svizzere sottoposte a severi controlli e a regolari ispezioni. E i dati devono essere conservati in Svizzera in conformità alla legge svizzera.

Chi si oppone alla legge sull’eID accetta diversi anni senza una soluzione svizzera approvata e verificata dallo Stato, perché il processo politico, durato anni, ricomincerebbe da capo. Rimarrebbe in vigore l’attuale situazione rappezzata e non regolamentata e le soluzioni delle grandi aziende straniere continuerebbero a prevalere.