Ratificando l’accordo di Parigi, la Svizzera si è impegnata a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050: uno studio realizzato dall’Associazione svizzera dei banchieri ha calcolato che il settore finanziario, attraverso l’erogazione di crediti e il mercato dei capitali, potrà garantire il 91% degli investimenti necessari per raggiungere questo obiettivo, stimati a 387 miliardi di franchi. Uno dei settori dove è urgente intervenire è quello degli immobili, responsabile di un terzo delle emissioni di gas serra a livello nazionale. In Svizzera gli immobili hanno un’età media di 45 anni e dunque utilizzano sistemi di riscaldamento antiquati e spesso sono mal isolati. L’attuale tasso di ristrutturazione è dell’1%, ma deve essere almeno raddoppiato per raggiungere gli obiettivi climatici prefissati. Le banche, in quanto erogatrici di crediti, giocheranno un ruolo fondamentale nel favorire la transizione energetica: questo tema è stato al centro del convegno “Ipoteche sostenibili, un passo necessario verso un’economia green”, organizzato lo scorso mercoledì 7 settembre a Vezia dal Centro Studi Villa Negroni (CSVN).

Dopo il saluto del Direttore dell’Associazione Bancaria Ticinese (ABT) Franco Citterio, il responsabile CSR ABT Alberto Celletti ha fornito un quadro generale del contesto normativo, rifacendosi alle recenti direttive sui crediti sostenibili pubblicate dall’Associazione svizzera dei banchieri.

Successivamente è intervenuto Andreas Schweizer, Senior Lecturer and Project Manager in Corporate Banking & Sustainable Financing della ZHAW School of Management and Law di Winterthur, per presentare lo studio Sustainability in lending, realizzato su mandato di Swiss Sustainable Finance. Nello studio vengono indicate diverse soluzioni per integrare i criteri di sostenibilità anche nell’ambito creditizio, sia a livello aziendale che ipotecario.

Tra le misure più urgenti per il settore bancario vi è la formazione dei consulenti e Helen Tschümperlin Moggi, referente Area finanza del CSVN, ha illustrato le nuove competenze richieste nell’ambito creditizio e le relative novità formative.

Il convegno è proseguito con una tavola rotonda, moderata da Alberto Celletti, durante la quale si sono confrontati esperti provenienti da diversi settori: Remo Crameri, Managing Director, Head Corporates & Institutional Clients Ticino, UBS Switzerland SA, Curzio de Gottardi, Membro della Direzione generale, Responsabile dell’Area Prodotti e servizi, Banca dello Stato, Alberto Montorfani, Titolare AM Consulenze Sagl, Lugano, Membro di Comitato SVIT Ticino e il Direttore di Ticino Energia Fabrizio Noembrini.

Dalla tavola rotonda è emerso che, se è vero che le banche possono e devono favorire i proprietari di immobili che optano per un rinnovamento energetico, il settore finanziario non può muoversi da solo: sarà necessario un coordinamento tra i diversi attori sul mercato, dal pubblico al privato, per creare delle condizioni quadro ottimali.