La suddivisione in quattro parti – la prima dedicata agli istituti bancari, la seconda ai fiduciari finanziari seguita da quella riservata ai commercialisti e immobiliari per poi concludere con le assicurazioni – permette infatti di avere una visione quantitativa di una parte preponderante della piazza finanziaria, sia nella sua dimensione temporale (le serie iniziano nel 1980) sia nella sua importanza in rapporto alla Svizzera (il confronto cantone/nazione è sempre presente).
L’annuario si apre con la panoramica della struttura bancaria ticinese: 39 istituti, suddivisi in 6 categorie, operanti tramite una rete di 177 sportelli che impiegano 5’443 addetti.
Di seguito gli aspetti salienti del 2019.
Pur proseguendo, il processo di concentrazione della struttura del sistema bancario ticinese è stato nel 2019 meno rilevante rispetto al passato: si registra solo la diminuzione di una unità della categoria delle banche in mano straniera che mantengono comunque un ruolo preponderante. Si conferma anche nel 2019 il freno alla riduzione del numero di sportelli iniziata una decina di anni fa, a riprova che la ristrutturazione della presenza sul territorio di punti di vendita bancari sembra essere ridimensionata. Il personale bancario diminuisce in maniera inferiore rispetto alla riduzione media dei precedenti cinque anni. Una parte di questo personale confluisce, e confluirà, nel settore parabancario di cui si dirà in seguito.
Il volume prosegue con l’analisi del settore parabancario, aggiornato al 2018 per motivi di disponibilità dei dati statistici. Le attività finanziarie sono svolte da 878 aziende (in crescita) impiegando complessivamente 2’715 addetti: le attività d’intermediazione e consulenza, seguite per rilevanza dalla gestione di fondi e da quella di patrimoni, continuano a rappresentare i tre principali ambiti di attività dove è presente quasi il 90% delle aziende.
Sostanzialmente stabile il numero di aziende attive come commercialisti: 2’306 unità con 5’651 addetti (in crescita questi ultimi). Le attività immobiliari, dal canto loro, contano 822 aziende che occupano 1’497 impiegati: entrambe le voci sono in crescita. Con 324 aziende, cresce anche il settore assicurativo che con 1’730 addetti denota un ritorno occupazionale ai livelli precedenti alla contrazione del 2017.
Concludendo, queste ultime rilevazioni statistiche suggeriscono che nel suo complesso la struttura del sistema finanziario ticinese sta mantenendo una certa stabilità nelle voci raffiguranti il settore bancario per quanto attiene al numero di istituti e sportelli, mentre quello parabancario, nel complesso, si caratterizza per una lieve crescita degli indicatori.
Rimane fondamentale il monitoraggio degli aggiustamenti quantitativi fra le sue componenti, per poter rispondere efficacemente ai cambiamenti che ne conseguono, con lo sviluppo delle relative competenze professionali necessarie.
La versione in formato pdf può essere scaricata al seguente link:
https://csvn.ch/report-csvn-la-piazza-finanziaria-ticinese-2019/