Il 2020 è un anno che non dimenticheremo facilmente, segnato dalla pandemia di Covid-19 che ha stravolto il nostro modo di vivere, di lavorare e di comunicare. Il settore bancario e finanziario, già confrontato con sfide importanti, ha dovuto spingere sull’acceleratore per non trovarsi impreparato di fronte al cambiamento, reso ancora più urgente dalla pandemia. Nel contesto attuale, caratterizzato da un’evoluzione continua e rapida non solo a livello tecnologico ma anche economico, geopolitico, sociale e climatico, la piazza finanziaria svizzera non può permettersi di perdere il treno dell’innovazione. Proprio il futuro della piazza è stato il tema centrale della seconda edizione del Lugano Banking Day, conferenza in streaming che si è tenuta lunedì 26 ottobre. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Bancaria Ticinese (ABT) e dal Dipartimento delle finanze e dell’economia del Cantone Ticino (DFE) con la collaborazione della Città di Lugano. Dopo il successo dell’edizione del 2018, dedicata al tema Fintech, che ha visto la partecipazione di circa 700 persone, si è voluto riproporre anche nel 2020 un simposio dedicato non solo agli operatori principali della piazza finanziaria, ma anche agli imprenditori e alle istituzioni, player fondamentali nel rapporto virtuoso tra banche e territorio.

Il format scelto prevedeva un panel con personalità di rinomanza internazionale: il Consigliere federale Ignazio Cassis, il CEO di UBS Group Sergio P. Ermotti e il Presidente della Banca nazionale svizzera Thomas J. Jordan. Nella discussione non è mancato il focus sul nostro Cantone, assicurato dalla partecipazione del Consigliere di Stato Christian Vitta e dal Presidente ABT Alberto Petruzzella. L’esperienza trasversale e internazionale dei relatori ha permesso di affrontare diversi temi prioritari per la piazza: l’impatto della pandemia di Coronavirus, l’accesso al mercato e la concorrenza internazionale, la politica economica nazionale e in particolare la fiscalità. Si è parlato anche di politica monetaria, con uno scenario di tassi di interesse che non sembra destinato a mutare nel breve termine. Sviluppi nazionali che si intrecciano con temi internazionali come l’accordo quadro con l’Unione Europea e i rapporti con l’OCSE. Sempre guardando al futuro, una piazza finanziaria concorrenziale non può tralasciare due assi di sviluppo come le nuove tecnologie e la sostenibilità: innovarsi infatti non vuol dire semplicemente reagire con efficacia ai cambiamenti esterni, ma anche promuovere un rinnovamento interno al settore.

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