Con il termine retail banking si indicano generalmente tutte le operazioni bancarie compiute con una vasta clientela, comprendenti soprattutto servizi di base. Caratterizzato da una gamma di prodotti standard e facilmente comprensibili, il retail banking si rivolge a persone con un patrimonio netto non superiore a un tetto massimo che, a seconda della banca, può andare da CHF 250 000 a CHF 1 milione. Tra le prestazioni fornite vi sono la tenuta dei conti, il traffico dei pagamenti, la distribuzione delle carte di credito, l’offerta di prodotti di investimento semplici e le operazioni ipotecarie e creditizie. Fatta eccezione per gli istituti bancari specializzati esclusivamente nel private banking e nell’investment banking, tutte le banche operanti in Svizzera propongono servizi retail. Il retail banking viene gestito attraverso vari canali, ad esempio tramite le filiali, la rete di sportelli automatici, l’e-banking e il telefono.

In confronto ad altri segmenti come il private banking o il corporate banking, il volume delle singole operazioni del retail banking è relativamente modesto; per contro il numero di operazioni è molto elevato. Per questo motivo i prodotti e i servizi sono altamente standardizzati e le soluzioni non personalizzate. Le operazioni sui tassi di interesse sono tradizionalmente la principale fonte di introiti di una banca retail e rappresentano la parte preponderante del volume delle transazioni eseguite. Il retail banking assolve una funzione basilare per l’instaurazione di una relazione di lunga durata con i clienti e spesso serve come passepartout per il cross selling di affari e per l’offerta di prestazioni più complesse.

In Svizzera il retail banking riveste un ruolo particolarmente importante. Numerose banche e gruppi bancari svolgono o concentrano la propria attività in questo comparto. Gran parte delle banche cantonali opera nel retail banking come ambito di azione classico, ricavando circa la metà dei proventi delle cosiddette operazioni sui tassi di interesse. Le Banche Raiffeisen e le banche regionali fondano addirittura l’intera creazione di valore quasi esclusivamente su questo settore. Ma anche le grandi banche sono presenti in modo massiccio nel retail banking svizzero.

Il conto di risparmio è destinato in primo luogo al risparmio; i prelievi mensili sono quindi limitati a massimali consentiti e le prestazioni disponibili sono circoscritte. In contropartita, la remunerazione è più alta rispetto agli altri conti. Il conto privato, invece, serve innanzitutto al traffico dei pagamenti o all’accredito dei versamenti relativi agli stipendi e alle rendite. Dato che le possibilità di prelievo sono maggiori, il tasso di interesse risulta più contenuto. Da gennaio 2010 i redditi da interessi maturati sui conti di risparmio e privati sono esenti dall’imposta preventiva fino a CHF 200. Un aspetto fondamentale dei conti di risparmio e privati è costituito dal privilegio nel fallimento. Nel caso di bancarotta, ai depositi è riservato un trattamento privilegiato fino a un massimo di CHF 100 000 per ogni cliente. Qualora un istituto bancario non disponga di sufficienti liquidità, subentra la garanzia dei depositi prestata dall’associazione Garanzia dei depositi delle banche e dei commercianti di valori mobiliari svizzeri.

Il credito al consumo (credito privato o piccolo credito) è un prestito non coperto da garanzie (ad es. valori patrimoniali) concesso a persone private per scopi non commerciali. In confronto ad altre forme di credito i tassi di interesse sono alti a causa dei rischi elevati che comporta per la banca. Di norma il credito al consumo deve essere rimborsato entro un periodo di 12 a 60 mesi.

L’ipoteca è un prestito a lungo termine coperto da un diritto di pegno immobiliare. Prima della concessione l’erogatore del prestito esamina sia il valore dell’oggetto immobiliare fornito in pegno sia il grado di solvibilità del beneficiario. Secondo la regola generalmente seguita, il beneficiario deve disporre di almeno il 20% di fondi propri. In Svizzera vi sono fondamentalmente tre tipi di ipoteche: a tasso fisso, a tasso variabile e del mercato monetario (Libor).

  • Nell’ipoteca a tasso fisso la durata e il tasso di interesse vengono fissati al momento della stipulazione del contratto. Normalmente il prestito viene acceso per un periodo che varia da un anno a dieci anni, nella maggior parte dei casi ha una durata media di quattro a sei anni.
  • Nell’ipoteca a tasso variabile il tasso di interesse viene adeguato in funzione del tasso sul mercato dei capitali. Si tratta quindi di una forma ipotecaria conveniente in fasi di tassi in discesa. In genere non ha una durata prestabilita e prevede un termine di disdetta di sei mesi.
  • Nell’ipoteca del mercato monetario, detta anche ipoteca Libor, il tasso di interesse si orienta al tasso del mercato monetario Libor, a cui si aggiunge una maggiorazione individuale che dipende dal grado di solvibilità del beneficiario. L’ipoteca del mercato monetario ha una durata fissa che di solito è di uno, tre, sei o dodici mesi. Il tasso di interesse viene allineato periodicamente ai livelli di mercato, può quindi subire forti oscillazioni. Per tutelarsi da rialzi marcati è possibile definire un tetto massimo del tasso di interesse (cap).

Nel retail banking i clienti privati possono scegliere all’interno di una vasta gamma di prodotti di investimento. Tra questi vi sono:

  • Fondi di investimento, allocazioni in valori patrimoniali di vario genere, basate sul principio della diversificazione dei rischi, da parte di una comunità di tanti singoli investitori.
  • Conti fondi, finalizzati alla gestione e alla custodia delle quote di fondi, senza durata prestabilita e senza obbligo di versamento di importi fissi.
  • Depositi a termine e investimenti fiduciari, che prevedono il conferimento da parte del cliente di una determinata somma alla banca con la contestuale fissazione del tasso di interesse e della durata; i depositi a termine richiedono un apporto minimo (di solito CHF 100 000) e una durata compresa tra uno e dodici mesi; la differenza sostanziale tra le due forme di investimento consiste nel fatto che nei depositi a termine la banca svizzera assume la posizione di debitrice, mentre negli investimenti fiduciari si limita a collocare il denaro in investimenti esenti dall’imposta preventiva presso istituti bancari esteri.
  • Obbligazioni, impegni di debito incorporati in titoli con tasso di interesse fisso, variabile, saltuario o anche privi di cedola (zero coupon); tranne rare eccezioni le obbligazioni hanno una scadenza fissa a medio e a lungo termine.
  • Obbligazioni di cassa, impegni di debito a breve e a medio termine con scadenza a uno – dieci anni; rispetto alle obbligazioni classiche, le obbligazioni di cassa sono emesse dalle banche continuamente, non a date precise, e non prevedono quindi un periodo di sottoscrizione.

Per traffico dei pagamenti si intendono tutti i trasferimenti di mezzi di pagamento tra soggetti economici. Uno dei compiti principali delle banche è quello di agevolare lo svolgimento di tali operazioni. La maggior parte degli istituti bancari offre nel retail banking i seguenti prodotti:

  • carte di credito e di debito, per il regolamento delle spese correnti
  • ordini di pagamento (ordini di bonifico), per eseguire da casa, mediante invio postale, e-banking o Paynet, le operazioni di versamento e di giroconto
  • ordini di pagamento all’estero (SWIFT), per singoli regolamenti oltre frontiera di fatture in franchi svizzeri o in valute estere
  • ordini permanenti, per effettuare pagamenti ricorrenti aventi un importo costante
  • sistema di addebitamento diretto (LSV), per pagamenti ricorrenti aventi un importo variabile.

La maggior parte delle banche propone un ventaglio di prodotti previdenziali standard che godono di agevolazioni o esenzioni fiscali. I prodotti specifici di questo comparto sono:

  • Risparmio fiscale, sotto forma di conto di risparmio nell’ambito della previdenza vincolata, pilastro 3a, con privilegi fiscali. i versamenti annui possono essere detratti dal reddito imponibile fino a un massimale predefinito. In genere i conti di previdenza sono bloccati.
  • Conti di libero passaggio del 2o pilastro che servono al deposito temporaneo degli averi della cassa pensione in conformità a quanto sancito dalla Legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (LPP).

Sia il risparmio previdenziale che i conti di libero passaggio possono essere combinati con un fondo di investimento, in modo da approfittare dell’andamento dei mercati finanziari, a condizione però di accollarsi anche i rischi connessi.