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Temiadmin2020-12-02T14:28:13+01:00
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Domande e risposte sul tema delle banche

(fonte: our.snb.ch)

Chi ha fondato la prima banca? E dove?

Cambiavalute e prestatori di denaro esistevano in parecchie culture antiche. Nel Medioevo, il commercio prosperò in Europa, e con esso crebbe anche il bisogno di servizi bancari professionali. Tra le prime banche si trovano gli istituti bancari nelle città commerciali italiane di quel tempo.

Chi sono i proprietari delle banche svizzere?

La maggior parte delle banche sono possedute da azionisti. Le grandi banche appartengono ad azionisti privati, le banche cantonali sono, totalmente o per la maggior parte, di proprietà dei Cantoni. Esistono tuttavia anche banche private, appartenenti ad un numero ristretto di persone, chiamate soci.

Chi può fondare oggi una banca in Svizzera?

Chi vuole fondare una banca in Svizzera deve adempiere i presupposti legali e ottenere l’autorizzazione della Commissione federale delle banche. Le condizioni poste all’autorizzazione sono fissate nella legge federale sulle banche. Sono condizioni severe, perché si tratta di proteggere i risparmiatori e gli investitori. La banca deve ad esempio provare di disporre di un’adeguata organizzazione e del capitale minimo prescritto. Le persone incaricate della sua amministrazione e direzione devono inoltre godere di ottima reputazione e garantire un’attività irreprensibile.

Che differenza c'è tra un istituto d'emissione e una banca centrale?

Questi due termini designano la medesima istituzione, una banca responsabile dell’approvvigionamento monetario di un Paese. Il termine “istituto d’emissione” mette in risalto il monopolio d’emissione. Il termine “banca centrale” descrive piuttosto il ruolo dell’istituto centrale incaricato di emettere la moneta, regolare l’approvvigionamento monetario del Paese e fungere da centro di collegamento per i pagamenti.

Che cosa succederebbe se, di colpo, tutti contemporaneamente volessero prelevare i propri averi?

Le banche si troverebbero in gravi difficoltà, visto che trattengono in riserva solo parte dei risparmi. Ci sarebbe, è vero, la possibilità di procurarsi moneta presso la Banca nazionale. Ma in caso di un vero assalto agli sportelli, questa soluzione non sarebbe praticabile: la Banca nazionale e le banche dovrebbero prendere provvedimenti d’emergenza. In un’economia ben funzionante, con un sano sistema bancario, una tale situazione è tuttavia assai improbabile.

Senza banche, funzionerebbe l'economia?

In teoria, un’economia senza banche è concepibile. A finanziare la casa possono aiutare i parenti e le ditte possono assumere crediti da altre ditte. Le banche presentano tuttavia vantaggi determinanti rispetto alla mediazione privata di capitali: dispongono di conoscenze specialistiche e di risparmi in grandi quantità e sono perciò in grado di servire parecchi debitori. È perciò difficile immaginare un’economia moderna senza banche.

Perché a volte il conto frutta più interessi e a volte meno?

L’interesse, il prezzo del denaro prestato, oscilla a dipendenza della domanda e dell’offerta. Se i risparmiatori versano sul conto parecchio capitale e la richiesta di crediti è piuttosto debole, le banche pagano meno interessi. Se invece l’afflusso di risparmi è scarso e i crediti sono molto richiesti, le banche aumentano gli interessi.

Perché esistono tassi d'interesse differenti?

Gli interessi possono essere diversi a seconda del tipo di debitore: ad un buon debitore, come lo Stato, i risparmiatori affidano il denaro per un tasso d’interesse più basso che ad una persona che lo impiega in operazioni rischiose. Un credito a lungo termine costa solitamente più di un credito a breve termine, perché, con la durata del credito, aumenta pure il rischio.

Esiste il contrario della creazione di moneta, la distruzione di moneta?

La distruzione di moneta può essere spiegata analogamente alla sua creazione. Un risparmiatore decide di prelevare in contanti i suoi averi sul libretto di risparmio. La banca, che ne ha ceduto buona parte in prestito, trattenendo solo una piccola riserva, dovrebbe ora revocare il credito. Per fortuna, il credito giunge a termine e l’impresa lo rimborsa in forma di banconote. La banca versa al risparmiatore i suoi averi e radia il credito dalla sua contabilità. La quantità di moneta si è dunque ridotta dell’importo del credito. Questa moneta è stata distrutta.

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  • “Clarity on Performance of Swiss Private Banks”, KPMG, Agosto 2016
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  • Fiscalità

  • Prontuario sul bollo cantonale (ottobre 2017)
  • Legislazione

Revisione parziale della legge sugli investimenti collettivi

Berna, 11.01.2012 – In data odierna il Consiglio federale ha preso conoscenza del rapporto sui risultati della consultazione concernente la revisione parziale della legge sugli investimenti collettivi (LICol). Il risultato della consultazione indica che l’avamprogetto gode di vasti consensi, sebbene emerga un quadro eterogeneo per quanto riguarda le singole modifiche proposte. Sulla base di questi risultati, il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di elaborare un messaggio relativo alla modifica della LICol che tenga conto delle principali richieste dei partecipanti alla consultazione.

La maggior parte dei partecipanti alla consultazione accoglie favorevolmente gli obiettivi e gli indirizzi dell’avamprogetto del Consiglio federale e sostiene la trattazione urgente dell’adeguamento della legge alla nuova regolamentazione dell’UE. Per contro – a seconda dei propri interessi – i pareri pervenuti sulle singole disposizioni sono contraddittori. In particolare hanno dato adito a critiche l’estensione del campo di applicazione della LICol e lo stralcio dal catalogo degli investitori qualificati dei clienti di gerenti patrimoniali che dispongono di un contratto di gestione patrimoniale. Altre critiche sono state formulate riguardo al concetto troppo ampio di distribuzione, alla limitazione delle forme giuridiche autorizzate per i gerenti patrimoniali di investimenti collettivi di capitale, al loro catalogo delle prestazioni e alle aumentate esigenze per i rappresentanti di investimenti collettivi di capitale esteri.

Il Consiglio federale terrà debitamente conto delle principali osservazioni dei partecipanti alla consultazione e dei principali obiettivi della revisione parziale, in particolare il rafforzamento della protezione dei depositanti e la competitività nonché l’adeguamento agli standard internazionali. In data odierna esso ha incaricato il DFF di elaborare un messaggio per l’inizio del mese di marzo 2012.

  • Statistiche

  • USTAT 2019: Comparti economici – attività finanziarie e assicurative
  • La piazza finanziaria ticinese 2019
  • L’importance économique du secteur financier en Suisse (BAKBasel, 2015)
  • Monitor del mercato del lavoro 2017
  • Sfide e opportunità per la piazza finanziaria ticinese (BAKBasel 2016)
  • Credit Suisse, Swiss Financial Center 2018 – From crisis to growth
  • Piazza finanziaria svizzera – Indicatori aprile 2019
  • La piazza finanziaria ticinese 2018
  • Studio ASB: l’impatto dei tassi d’interesse negativi
  • USTAT 2020: Denaro e banche
  • BAK 2020: Economic impact of the Swiss Financial Sector
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