L’indagine KOF pubblicata a ottobre 2021 rileva come la situazione degli affari sulle maggiori piazze finanziarie svizzere appaia ancora una volta positiva. In particolare aumenta la quota di istituti che avverte una crescita della domanda da parte delle imprese e della clientela privata. In relazione ai volumi le indicazioni relative ai capitali gestiti e ai crediti accordati si sono un po’ ridotte, ma rimangono positive. Anche per i prossimi mesi non si prevedono cambiamenti di tendenza, al contrario la maggioranza degli esperti del settore indica che la situazione degli affari migliorerà. Nonostante questo clima, apparentemente favorevole, rimangono negative le sensazioni relative ai livelli d’impiego.
Il commento di Franco Citterio, Direttore ABT
I risultati del presente sondaggio tra gli istituti di credito ticinesi rilevano che la domanda di servizi bancari da parte
della clientela locale rimane sostenuta e l’andamento degli affari riguardante la clientela retail e la clientela aziendale permane positivo. Segno quindi che la congiuntura nazionale sta reagendo bene all’indomani della crisi pandemica e che le banche svolgono con efficienza il loro ruolo di intermediario finanziario tra la raccolta di risparmio e la concessione di crediti. Se la domanda interna rimane stabile, meno forte è la domanda di servizi proveniente dall’estero. Anzi, descritta in maniera più precisa, la domanda potenziale da parte della clientela internazionale, in particolare italiana, rimane sostenuta ma purtroppo mancano tuttora le condizioni per poter rispondere a questa richiesta con un’offerta di consulenza che possa muoversi liberamente attraverso i confini nazionali. In questo senso la nostra associazione, in coordinamento con le autorità elvetiche, chiede da tempo un accesso facilitato dei servizi finanziari ma le resistenze politiche impediscono tuttora alle banche elvetiche di poter operare in un regime di reciprocità e di libera concorrenza.