Secondo i dati raccolti nel mese di ottobre dal KOF il settore bancario ticinese è un unicum rispetto alle altre piazze finanziarie. Di fatto solo in Ticino sono in leggera maggioranza relativa gli istituti bancari che giudicano come negativa la situazione attuale degli affari. In confronto a luglio la situazione generale degli affari peggiora, nonostante la maggior parte degli istituti avverta ancora un aumento della domanda di servizi e dei volumi. In previsione diminuisce sensibilmente il numero di operatori bancari che esprime dei toni positivi per i prossimi mesi.
IL COMMENTO DEL DIRETTORE ABT FRANCO CITTERIO
L’analisi del 3.trimestre 2020 mette in evidenza una tenuta dei volumi d’affari sia per quel che riguarda il credito commerciale e ipotecario sia la gestione patrimoniale. Le valutazioni prudenti espresse dalle banche in Ticino, oltre che alla situazione pandemica, si riferiscono in particolare ai margini di guadagno e alle prospettive future riguardanti l’accesso al mercato transfrontaliero. L’economia ticinese in generale e alcuni settori in particolare (commercio, turismo, industria d’esportazione ecc.) hanno subìto in primavera un contraccolpo forte che ha lasciato il segno. L’intervento immediato della Confederazione e delle banche ha permesso di attutire almeno in parte i rischi di collasso finanziario. Dopo un’estate relativamente tranquilla, che ha permesso un recupero almeno parziale, l’autunno e l’inverno saranno un banco di prova per calcolare le conseguenze effettive della pandemia sull’economia ticinese.
Di riflesso, le banche sono preoccupate e si stanno attrezzando per far fronte ad una fase di recovery dei crediti commerciali.